Chi di voi ha frequentato licei ed università negli anni ’80 in Torino e provincia, certamente è venuto a contatto con Radio Merda, una cassetta autoprodotta il cui contenuto audio può considerarsi, a memoria d’uomo, tra i più Trash in assoluto.
Radio Merda
Radio Merda è un concept piuttosto noto in particolare per coloro che hanno vissuto la loro giovinezza nei pressi degli anni ’80, ma per quei pochi disadattati che non avessero la minima idea di che cosa si tratti, vale la pena spendere qualche parola per un breve riassunto.
Che cos’è Radio Merda?
Radio Merda altro non era che una finta registrazione dal vivo dell’omonima trasmissione radio – mai realmente esistita nei palinsesti radiofonici – della durata di circa un’ora e distribuita in copie autoprodotte su cassette audio. Tal registrazione non era assolutamente a scopo di lucro, anzi; nella maggior parte dei casi veniva prestata ad amici, fratelli o ascoltata in auto, ma soprattutto veniva scambiata negli ambienti scolastici a partire dalle scuole medie, finendo addirittura nelle aule universitarie.
Fu uno scambio così diffuso tra conoscenze dirette e copie utilizzando impianti stereo e cassette vergini, che si creò un circolo vizioso tanto evoluto da far invidia a qualunque major discografica, e ne permise una diffusione capillare a livello regionale, ma non solo.
In questa finta registrazione radio trovavano spazio grottesche parodie di pezzi musicali e spot pubblicitari in auge negli anni ’80, e non mancavano rubriche culturali e telefonate telefoniche – entrambi farlocche – di altrettanti improbabili radioascoltatori, il tutto imitando lo stile radiofonico delle emittenti più note ed immergendolo in una vasca di volgarità, sessismo e turpiloquio ai massimi livelli, il tutto affogato nel politicamente scorretto più scorretto.
La paternità dell’opera fu inizialmente attribuita ai più famosi Squallor che, in quello stesso periodo, raggiunsero la loro massima popolarità con pezzi musicali pecorecci e film trashissimi. Tuttavia gli autori furono probabilmente degli anonimi – tutt’ora – personaggi residenti nelle zone alle porte della Val di Susa, nel torinese, e più precisamente nei pressi della cittadina di Sant’Ambrogio di Torino.
Ciò si può evincere anche dalla citazione del luogo durante la stesura della Classifica di Radio Merda 1; una sorta di “Top Ten dei dischi più venduti in Italia ed a Sant’Ambrogio“.
Basta chiacchiere, a questo punto direi di passare direttamente all’ascolto della prima cassetta (ne furono registrate due in tutto, la seconda a distanza di un anno dalla prima) per deliziarci con questi raffinati contenuti ed ascoltare quanto fosse effettivamente una Merda, questa Radio.
Radio Merda 1: la registrazione integrale
La registrazione è piuttosto rara, non ne esistono attualmente molte copie, ma con i nostri potenti mezzi ed una bella dose di corruzione, siamo riusciti ad ottenerne una in formato digitale al mercato nero sotto casa.
Dovreste conservarla gelosamente.
Press Play on Tape!
Se avete resistito per tutta la registrazione con massima soddisfazione personale, significa che siete pronti per passare direttamente a Radio Merda 2!
Contenuti di Radio Merda 1
Per coloro che non la conoscessero sprovvisti di senso dell’humor e per tutti quelli affetti da sordità, ecco un breve elenco dei contenuti dell’opera.
La Classifica di Radio Merda 1
Durante il corso della “puntata”, viene stilata la classifica di Radio Merda con le hit più gettonate e gli LP più venduti in Italia ed a Sant’Ambrogio di Torino; due classifiche maldestramente mescolate.
La classifica è composta da una decina di pezzi divisi tra cantautori e gruppi musicali, puramente inventati, dai nomi grotteschi e dai titoli dei brani sapientemente volgari. Dei pezzi alla 5ta ed alla 1ma posizione in classifica, viene suonata la relativa clip audio; un parodia di brani abbastanza famosi cantata e mixata dagli autori stessi del programma, con un testo rivisto e corrotto denso di volgarità.
- Al decimo posto troviamo Giovanni Lostronzo con il pezzo “Leccami il cazzo Maria“
- Al nono posto Antonietta Salorda con il singolo “C’ho una palla che luccica nel mare“
- All’ottavo posto Giovanni Locricco con “Tiramelo su! Tiramelo su! Tiramelo su!“
- Al settimo posto Roberto Cozzo con “Quanto ce l’ha storto“
- I Los Porcos si aggiudicano il sesto posto suonando “La vita è una merda“
- I Fanali In Culo meritano il quinto posto con il pezzo “Ci scazza“, del quale viene suonata una clip Audio.
- Al quarto posto chi c’è? Chi c’è? Non c’è nessuno!
- Al terzo posto Carnimali Locorno con “Mettimi un piede in bocca che mi piace tanto” prende il sopravvento.
- Al secondo posto si trova Bartolino Giorocco con il pezzo “Lo scorforo nella palla“
- Ed al primo posto c’è Catuccio Pompa meritatamente in vetta alla classifica, con il pezzo “Bingo Bongo“
(clip audio tra il fascistello ed il pecoreccio)
Gli sponsor di Radio Merda 1
La trasmissione è spesso interrotta da jingle e spot vari, quali:
Giuseppe Lodisco, sponsor ufficiale di Radio Merda, che ha un negozio di dischi.
Mimmo Cheppalle, si occupa invece di impianti a gas per auto.
Entrambi da questo momento sono anche sponsor ufficiali di Epic Fail e li ringraziamo per il supporto.
Non mancano poi stacchi pubblicitari di marchi di prodotti più noti, come il detersivo Dash, del quale viene rivisto lo spot televisivo famoso negli anni ’80; questa pubblicità ritraeva una finta intervista ad una cliente di un supermercato che, alla domanda del cronista di scambiare il suo fustino di Dash con due fustini di detersivo di altra marca, questa pateticamente rifiutava il “2×1”.
Inutile dire che in questo caso l’intervistata è invece ben contenta di scambiare il suo detersivo di marca con due fustini di quello del cazzo.
Ci sono poi “Baleno, e lavoro meno io me lo meno“, Cazzo Mercato con i suoi 4 piani di cazzi, Renato Mobili (che fa il verso a Granato Mobili, mobilificio piuttosto noto in Piemonte) e Lines Svelto, del quale è possibile partecipare ad uno dei più classici concorsi a premi per corrispondenza, disegnando il cazzo del proprio bambino sulla cartolina coupon all’interno della confezione. Top Trash!
Le rubriche di Radio Merda 1
Non solo sport pubblicitari, anche rubriche culturali.
“Professò, che cazzo c’è?” è la rubrica di medicina curata dal Professor Locarto, laureato all’università di None (TO), che risponde alle domande telefoniche di improbabili malati.
Ad esempio chiama Lorella chiedendo informazioni su un suo disturbo, scoprendo che è affetta da svariate malattie, ma soprattutto dai peli del culo ingrossati.
I brani musicali in Radio Merda 1
Altri brani musicali vengono sparpagliati qua e la tra una rubrica ed uno spot pubblicitario, tutti corredati di clip audio come nelle più classiche scalette radiofoniche tradizionali, compresa la “dediche e richieste” delle radio più note.
Rosa da Catanzaro ad esempio chiama in studio e richiede Gli Stornaiuoli, con il pezzo “Minchia che palle“. Roberto Scorfano richiede invece “La mutanda” cantato da Rocco Lamerda.
Suonano poi la Elettric Aids Horchestra con un pezzo strumentale dal titolo “Maggio, giugno, luglio, agosto“, i La Fava (un gruppo Folk) con “Lacrime di marzo“, Alfonsos Sfigas, un sardo di origine sudamericana che canta “Gnugnarria” ed infine I Contagiati con “C’hai l’Aids?“
Angolo culturale: a Torino “gnugno” è sinonimo di stupidotto, cretinetti e via dicendo.
Preview musicale di Mario Zappolla, che troveremo in diretta streaming alle 20.30 in concerto dal vivo su sulle frequenze di Radio Merda, con il pezzo “Te le metto in bocca“.
Chiude la trasmissione Mario Uccello con il brano “Non ciulo più“.
Conclusione
Radio Merda fu, ed ancora è, una delle più epiche e distorte meraviglie del Trash, un’apoteosi di schifezza e turpiloquio riassunta in un centinaio di minuti dalla geniale stupidità di tanto sciocchi, quanto audaci cazzoni torinesi e che, personalmente, vorrei conoscere per una bevuta in compagnia.
È una perla che merita memoria, applausi e disgusto a profusione, ma soprattutto merita menzione in un post dedicato e l’accoglienza della sua Crew in queste sedi: tutti i musicisti ed i gruppi musicali della Classifica di Radio Merda, nonché gli ospiti in studio e gli autori delle rubriche, sono nostri affezionatissimi membri onorari e parte integrante della Community di Nexus Vault: cliccate sui loro nomi per conoscerli e trattateli (ma anche no) con Massimo Rispetto.
Quindi, “Cari vermi in ascolto“, fatela ascoltare a vostra moglie se siete in attesa di una separazione consensuale e “Non dimenticate questa frequenza, e la minchia non è più senza! Ciao a tutti!“
Nexus Vault Radio e Radio Merda
Pronti per un Revival del Trash più faceto? È in progetto una nuova Radio Merda!
Nella community di Nexus Vault saranno sono presenti delle Radio Pirata Stream via Web che spazieranno spaziano tra canali dedicati sia per genere che per argomento.
Stay Tuned che un canale dedicato al Trash ed allo scazzo con DJ ubriachi è in to-do list e si chiamerà chiama proprio come la nostra radio preferita.