La mutandina, i grandi articoli de Il Fatto
Il declino de Il Fatto Quotidiano è ormai piuttosto assodato, ma quando per scriverne uno si mette in campo una mutandina, rilanciando tra l’altro un’indiscrezione, udite udite, di Dagospia, i giochi sono fatti.
“È Dagospia a lanciare la notizia ‘hot’ che tanto sta facendo parlare il web (e non solo). Oggetto dello scoop: una “mutandina in pizzo trovata qualche giorno fa sul pavimento di uno dei corridoi della Rai“. Nella fattispecie si tratta della sede di Saxa Rubra, nella periferia Nord di Roma, dove si registrano tra le tante altre cose i telegiornali della tv pubblica. “Ora tutti a domandarsi chi sia la signorina smemorata che si è persa le mutandine“, scrive Alberto Dandolo. Infine, con il consueto sarcasmo, conclude: “Ah, non saperlo…“.“
Questa non è una sintesi, è l’articolo intero. Beh, complimenti! Bel pezzo!
Per scrivere qualcosa di avverso alla Rai non serve utilizzare Dagospia, tantomeno delle mutandine trovate in un corridoio – magari cadute da una borsa -, la vera tragedia è veder il suggerimento di stipula di abbonamento per leggere articoli come questo, a meno che l’intento del quotidiano sia semplicemente quello di farsi prendere per il culo a tiratura social nazionale.