La bara va nel misto secco, il contenuto va nell’umido
Non si capisce il perché “laggente” ancora non abbia compreso in che modo fa fatta la differenziata: è piuttosto ovvio, vien da se, che il corpo di tua nonna o di tuo figlio di 3 anni malato di cancro o morto soffocato dalle tue botte quella sera che eri troppo ubriaco per fare il padre (o la madre) vada riposto nell’umido, mente per il legno già esiste un vademecum piuttosto esaustivo: va nell’indifferenziato. Se è ingombrante e lo lasci fuori dal cassonetto sei un climinale; come minimo c’è pure rame o zinco al suo interno e la bara va portata alle isole ecologiche di zona.
Che indecenza, non sapete manco più liberarvi dei cadaveri in ottica ecologica. Dove andremo a finire, signora mia.
“Una bara di legno in strada, lasciata accanto ai cassonetti della spazzatura. È il mistero con cui si sono svegliati i Vercellesi questa domenica mattina. La bara è stata abbandonata nella notte in via Trento, nel rione Isola e di certo era difficile passasse inosservata, così in poche ore le foto hanno invaso il web.”