Il delirante discorso di Boris Johnson: Peppa Pig, Mosè, Lenin e “Brum Brum”

Boris Johnson come Peppa Pig

Se Peppa Pig avesse dovuto tenere un discorso a braccio davanti ai leader della Confindustria Britannica, probabilmente avrebbe fatto una figura migliore. Invece agli inglesi è toccato Boris Johnson che, davanti ad una sala, ha dimostrato di non saper fare un discorso sensato senza l’ausilio di un copione scritto da qualcun’altro.

Il delirante discorso di Boris Johnson: Peppa Pig, Mosè, Lenin e "Brum Brum"
Tutti al Peppa Pig World, parola di Boris Johnson

Doveva essere un’orazione sulle opportunità economiche che le energie rinnovabili avrebbero offerto, innescando una nuova “rivoluzione industriale”, condito con una “missione morale” necessaria per ridurre gli squilibri economici e sociali. Ed invece ha fatto solo un’enorme figura di merda, seconda solo al suo taglio di capelli.

Quando Boris Johnson ha infatti perso i fogli e con esso il filo del discorso, ha cominciato – dopo tentennamenti ripetendo “perdonatemi” per una ventina di secondi – a parlare a braccio, improvvisando un discorso che si è rivelato a dir poco farneticante, degno di un delirio paranoico dopo il 5° joint della serata, accompagnato da un paio di pinte di Guinness di troppo.

Boris Johnson e l’infilata di cazzate (sottotitolato)

Boris Johnson e l’infilata di una serie di cazzate colossali

Nell’ordine:

“Ieri sono andato come tutti dobbiamo fare, al Mondo di Peppa Pig” (è un parco divertimenti dedicato alla maialina del cartoni animato). “Ero un po’ confuso su cosa avrei trovato, a mi è piaciuto moltissimo e il Mondo di Peppa Pig è assolutamente il mio tipo di posto. Ha strade sicure, disciplina nelle scuole, forte enfasi sui nuovi sistemi di trasporto. Anche se cadono un po’ negli stereotipi con Papà Pig“.

Ha poi ricordato i bei tempi andati in cui si occuapava di motori per una rivista specializzata, farendo “VROOM VROOM” imitando il rumore di un motore.

Ha continuato citando Lenin, “Una volta disse che la rivoluzione comunista era il potere dei Soviet più l’elettrificazione del Paese: la prossima rivoluzione industriale è l’energia verde più l’elettrificazione del Paese“, riferendosi al piano sul passaggio alle automobili elettriche.

Ha concluso paragonansosi a Mosè ed il suo piano in 10 punti (i dieci comandamenti…) per la transizione ecologica: “un nuovo Decalogo che ho prodotto quando sono sceso dal Monte Sinai

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Alla fine del discorso, un giornalista della BBC domanda: “Primo ministro, ma sta bene?”

Niente di che, Boris ha solo perso i fogli e, senza qualcuno che scriva un discorso sensato, ovviamente, in pochi saprebbero andare avanti da soli sapendo cosa, e come dirlo. Tantomeno un primo ministro.

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