Germano Mosconi (11/11/1932 – 01/03/2012), ribattezzato dal web “il Vate”, è stato un giornalista e conduttore televisivo italiano, caporedattore e conduttore del telegiornale dell’emittente televisiva Telenuovo, divenuto famoso nel web di prima istanza per una serie di fuori onda rubati e montati ad arte, in serie, per sottolinearne la natura goliardica con l’enfasi regionale, ricca di imprecazioni e bestemmie usate a mo’ di punteggiatura.
Ha reso il web un posto migliore e, a pochi giorni dalla sua scomparsa, vogliamo ricordarlo così, come il Papa dei migliori; di tutti. Soprattutto dei più poveri di intenti clericali, ma tra i più ricchi di ironia.
Tributo, ricordi ed un po’ di storia
Ad 8 anni dalla sua scomparsa, merita menzionare i video completi rubati dalla memoria del web: nel pieno del suo miglior peggio, per ciò che ha reso possibile (suo malgrado, dipingendolo ai meno come un bestemmiatore folle) nella realizzazione di quelle millemila fork video (dice niente, Orso Mosconi?) tratte usando l’audio originale del peccato orgininale e di quelle infinite ore attaccati allo schermo per vederlo, quando il WWW era nel pieno del suo 1.0 e l’arte del trolling era relegata ad una nicchia di sparuti pensatori in Free Forum e bacheche nerd di siti paragonabili all’alba dei social, ma subalterni ed un po’ nascosti ai benpensanti. Esempio principe fu Il forum dei Troll di punto-informatico.it, (ne descrive molto bene il profumo di quegli anni il blog di “Testa di Pazzo” in un suo articolo), apice in un già vasto underground di piattaforme gratuite pecorecce, che non ha però nulla a che vedere con l’attuale motetizzazione dell’idiozia sociale a colpi di Clickbait da parte di bulimiche S.R.L. e Corporation a tiratura globale non cartacea, tecnica ormai utilizzata addirittura dal giornalismo non solo di quartiere – e che qui, nonostante l’opinione malcelatamente critica in merito, si intende sfruttare a piene mani mani 😉 – per far cassa sfoggiando (loro, sì) report Analytics con numeri da capogiro ai potenziali offerenti paganti, dovendo ringraziare per questo solo titoli fregni piuttosto che articoli redatti da futuri premi Pulitzter in erba, e soprattutto, densi di contenuti di interesse, invece di valorizzare la “community” ed il suo valore aggiunto. Spesso, molto spesso, semplicemente geniale e fuori da ogni schema.
Discendenza sterile
Germano, nel piccolo estratto ai molti dalle TV locali nel quale operava, ha dato al mondo più di chiunque altro professionista televisivo nonostante non sopportasse l’idea di esser diventato l’icona di un mondo blasfemo che non gli apparteneva. Con quei Porcodio di troppo, figlio di quel sistema che rende Out chiunque lo usi, anche ad intercalare di zona geografica tradizionale che nulla ha a che vedere con l’ipotetico credo di chi può subirlo venerando una statua, invece di esaltare la persona. E ciò che è triste, ed averlo lasciato andare senza fargli comprendere la serenità con il quale il mondo l’ha acclamato. Mai, giudicando la persona a nullità blasfema come qualche edotto paroliere amico ha sibillamente suggerito a favor di telecamere in apparenti edotti coccodrilli in punto di morte, mettendolo tra i rei, piuttosto che tra i Re.
Viviamo con l’amaro in bocca di aver perso un giornalista sportivo tra i più bravi (nemmeno wikipedia cita i suoi trascorsi in RAI) e, tra quelli più bravi, tra i più ricordati per l’essenza cui era nella sua semplicità fatta ad errore personale, fallibile ed incosciente, di un mondo pronto a coglierti in fallo. Come qualunque personaggio, preso in oggetto dalle equiparabili virtù, condizionate però da un cheto vivere.
Nota: per entrambi i video, si consiglia la visione ad un pubblico maggiorenne per linguaggio volgare; policy di Youtube più o meno condivisibile in merito, ma tant’è. Non credo sia un problema cliccare “acconsento” alla visione di un paio di video inflazionati e stravisti al suon di un “Dio canaja de Dio”, se sei giunto fino a qui nella lettura.
O no? Enjoy, one more time.
Germano Mosconi – Video sintetico
Se hai poco tempo.
Germano Mosconi – Video integrale
Se sai di cosa parlo e non puoi dimenticare.
