È il più antico manuale italiano sugli scacchi
Il “Libro nel quale si tratta della maniera di giuocar’ à scacchi” è il più antico manuale italiano sugli scacchi e sulla teoria di gioco.
Fu scritto dallo scacchista Horatio Gianutio della Mantia nel 1597, e si compone di 128 pagine finemente riquadrate, decorate e arricchite da illustrazioni. Comprende spiegazioni sui nomi dei pezzi e sulle regole principali di gioco, suggerimenti ed esempi di aperture con e senza vantaggi secondo le regole italiane, e di “partiti”; esempi di scacchiere di gioco principalmente tratte dai manoscritti del Polerio.
Della Mantia attribuisce agli scacchi una funzione consolatoria: “Non potrebbe la Natura nostra longamente resistere al continuo peso de studij, e delle cure gravi, se non fosse tal volta soleggiata e ristorata col mezzo di qualche piacevol trattenimento, quale serà tanto più laudabile, quanto più s’accostarà alla Virtù, e sarà lontano dal vitio. Hora io ardirei di dire che ‘l giuoco de scacchi fosse uno no solo delli più dilettevoli e ingegnosi, ma delli più convenienti e proporzionati a ogni stato e grado di persona nobile, e spetialmente al cavaliero, che s’attende all’esercitio dell’armi e della guerra“.
Il testo è conservato nella Biblioteca storica della Città Metropolitana di Torino intitolata a Giuseppe Grosso e più recentemente, in collaborazione con il laboratorio DigiBESS sito presso il CNR torinese, è stata digitalizzata e resa disponibile per la lettura online o scaricabile in formato PDF.
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